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Lo Sforzato di Valtellina di Alfio Mozzi nasce da vigne situate nel comune di Teglio e nella sottozona Valgella, coltivate tra i 450 e i 600 metri di altitudine su ripidi terrazzamenti sostenuti da muretti a secco. I suoli, sabbiosi e ricchi di scheletro, derivano dal disfacimento delle rocce granitiche e moreniche, garantendo drenaggio perfetto, mineralità e una naturale finezza aromatica. Il clima alpino, caratterizzato da forti escursioni termiche e ventilazione costante, consente maturazioni lente e regolari, ideali per la produzione di Nebbiolo destinato all’appassimento. Solo i grappoli più sani e spargoli vengono selezionati in pianta per lo Sforzato. Vitigno: Nebbiolo (Chiavennasca) 100%. Appassimento: Le uve riposano nel fruttaio ben areato per circa 90–100 giorni, perdendo il 35–40% dell’acqua. L’appassimento è completamente naturale e favorito dalle rigide notti invernali valtellinesi. Gli acini disidratati concentrano aromi, struttura e complessità, senza perdere la finezza tipica del Nebbiolo di montagna. Vinificazione: Al termine dell’appassimento, le uve vengono pigiate e il mosto, denso e freddo, fermenta lentamente in acciaio inox, con lunga macerazione sulle bucce. L’affinamento prosegue per 24 mesi in botti di rovere di diverse capacità e ulteriori 12 mesi in bottiglia. Aspetto: Rosso granato intenso e lucente. Profumo: Di grande purezza espressiva: mirtillo maturo, amarene sotto spirito, prugna disidratata, radice di liquirizia, talco e cacao amaro, con eleganti sfumature speziate e un tocco balsamico. Concentrazione aromatica netta, ma senza pesantezze né sovrastrutture.Ricco ma equilibrato, grintoso senza aggressività. Il corpo è avvolto da tannini vigorosi ma perfettamente integrati; la freschezza e la sapidità creano un sorso arioso e dinamico. L’alcolicità, pur elevata, è in perfetto equilibrio e non prevale mai. Il finale è lungo, elegante e armonioso, in costante dialogo tra potenza e finezza. Stile: Uno Sforzato che rifugge l’opulenza e interpreta il Nebbiolo con linearità, precisione e rispetto assoluto della sua identità alpina. Espressione autentica del pensiero enologico di Alfio Mozzi: purezza, eleganza e trasparenza territoriale.